ne parliamo?
l'ennesima morte in pista, il giovane Emanuele Cassani, la valanga di cazzate sputate a gratis. a me viene un po' difficile utilizzare frasi così con tanta leggerezza. Tutti sappiamo che il motociclismo ha il suo carico di pericoli e tragedie, ma una vita non vale quanto una frase sputata al vento senza senso, tipo:'questo è il motociclismo'. Io semplicemente direi... Questa è la vita! Fatta di sogni, felicità ma anche di passioni e tragedie. Le moto non sono una fabbrica di gente compianta, è la vita, è il percorso che abbiamo ognuno di noi... C'è chi muore in moto, chi in macchina, chi d'infarto, chi di malattie... dire quella frase, sembra quasi, O MUORI, O VIVI sopra una moto.
Se si vive, si muore anche. Non è il motociclismo che ti uccide, è la vita. Misano ieri non aveva nessuna colpa, la sua non-colpa è anche la sua stessa maledizione.
Mmmmmmmhhhh... Discorso periglioso. Mi sarebbe piaciuto sentire il Ritz, qui.
RispondiEliminaNon so. Mi viene in mente la gente che muore sul posto di lavoro. Capita. Spesso non fa notizia, però.
Mi dispiace: ragazzo a posto, un appassionato, senza nessuno sponsor (figuriamoci), col papà ai box... Cosa cazzo si deve dire? "Colpa" di che o di chi? Anche "dispiace" ha poco senso.
Rispetto per chi si trova coinvolto in prima persona in questo grande dolore.
sì.direi che portare rispetto, possa essere l'unica cosa intelligente da farsi.
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